Classe 1972, piemontese, fin da bambino i racconti dei miei zii partigiani mi hanno interrogato sui legami esistenti tra il Passato e il Presente, su come la “Grande storia” incontri, e a volte sconvolga l’esistenza dell’uomo comune.Da quei racconti, a cui sono debitore, è nato il mio interesse su ciò che può significare “fare Storia”: mi piace esplorare forme narrative atte a ricreare la dimensione vissuta e percepita dall’uomo comune rispetto ad eventi o temi che riguardano aspetti scientifici e sociali.

Nella vita professionale sono un docente di Lettere e Storia alle superiori e insegno anche Italiano a non italofoni: amo il confronto continuo con altre culture, altre dimensioni, altre storie…