I confini della città. Un viaggio tra storia, poesia e narrativa per riscoprire la periferia

L’estate è il momento perfetto per uscire, stare all’aria aperta e godersi le lunghe giornate, ancora meglio se in buona compagnia e davanti ad una birra per non farsi vincere dal caldo, e questo è proprio quello che è accaduto mercoledì 5 luglio a Modena, quando PopHistory ha messo in scena il reading I confini della città, con il prezioso aiutato delle attrici de La compagnia delle lucciole.
Parlare di periferie significa ragionare sui cambiamenti che hanno investito il mondo del lavoro, soprattutto negli ultimi decenni, e sui risvolti economici e sociali che hanno colpito le comunità locali incidendo profondamente nel tessuto produttivo di tante città. E’ un tema attuale, molto sentito dalla cittadinanza e dalle comunità locali e con una potenza narrativa straordinaria, che abbiamo deciso di cogliere per mettere in scena un reading-spettacolo in cui musica e parole si sono intrecciate e fuse insieme per stimolare suggestioni ed incoraggiare riflessioni in un ponte tra passato e presente.
Per farlo abbiamo scelto proprio la periferia, e in particolare un luogo simbolo del lavoro e delle sue trasformazioni, che ha segnato la storia di Modena: il villaggio artigiano. Fortemente voluto nel 1953 dall’allora sindaco Alfeo Corassori, è diventato negli anni un centro produttivo di prima importanza per la città di Modena, segnandone profondamente l’economia e l’urbanistica, e oggi si trova al centro di un lungo percorso di riqualificazione e rigenerazione urbana. Tra continuità e rinnovamento, con un occhio rivolto al passato ed un altro che guarda al futuro, sono tante le iniziative e le realtà che animano questo pezzo d’Emilia, mantenendo sempre l’attenzione sul carattere artigianale e sul “saper fare” che contraddistinguono i suoi frequentatori.
Una sfida non di poco conto per noi di PopHistory che, ospiti dello spazio Ovestlab e grazie alla collaborazione dell’associazione Amigdala che ne gestisce l’attività, abbiamo potuto inserirci nel cartellone delle proposte estive che per tutto il mese di luglio animeranno il luogo tra cultura, musica e cibo.
Da subito abbiamo deciso di proporre un racconto che tenesse insieme la dimensione locale, e valorizzasse al meglio il luogo che ci ha ospitato, e la dimensione più generale su vasta scala, nella piena coscienza che il l’evoluzione del tessuto urbano coinvolge oggi moltissime città. Ci siamo affidati alle parole di scrittori, poeti e artisti che nel corso del Novecento hanno riflettuto in modo acuto, profondo e talvolta provocatorio sul lavoro, sui lavoratori e sulle loro condizioni di vita per coinvolgere il pubblico in un viaggio nel passato di Modena e dei modenesi.
Non avremmo ottenuto questo risultato senza il prezioso aiuto delle attrici della Compagnia delle Lucciole che, guidate dalla regista Federica Cucco, hanno prestato volto, voce e corpo ai testi che noi di PopHistory abbiamo scrupolosamente scelto ed adattato per questa che speriamo sia solo la prima di tante occasioni di confronto e narrazione.