PopHistory tra i protagonisti della Public History in Italia

#ravenna2017 | 0 commenti

Scatti, riflessioni e dietro le quinte della nostra esperienza ravennate. 

Siamo tornati da Ravenna. Siamo tornati dalla prima conferenza nazionale di Public History, che si è svolta in contemporanea alla quarta conferenza della Federazione Internazionale di Public History. Come sempre, al termine di esperienze basate sulla condivisione, siamo tornati più consapevoli di quando siamo partiti. Attraverso queste righe vogliamo raccontarvi il nostro punto di vista, mostrarvi i nostri scatti e condividere alcune nostre riflessioni.

 

A Ravenna l’associazione PopHistory era arrivata, come diremo di seguito, già da attrice e non da semplice spettatrice. Nonostante la recente fondazione abbiamo voluto provare a condividere e costruire collettivamente tre proposte di panel che sono state interamente accettate dal comitato organizzativo. In questi momenti, suddivisi nell’arco di due giornate, dodici nostri soci hanno esposto o coordinato dei momenti dedicati a progetti o lavori che li hanno visti coinvolti personalmente.

 

In linea con la natura multidisciplinare della Public History, declinata nell’ambito professionale come vuole il nostro statuto, gli argomenti toccati sono stati i più disparati: il gioco, il teatro, la narrativa, gli archivi, la valorizzazione di comunità periferiche e il rapporto con le amministrazioni locali. Un intreccio di esperienze che ha coinvolto, in ognuna di queste esposizioni, un pubblico variegato e curioso. Durante il nostro cammino abbiamo incrociato e coinvolto anche personalità esterne alla nostra associazione ma che hanno arricchito la nostra proposta formativa. Ricordiamo tra queste collaborazioni quella con lo scrittore Carlo Greppi e con i ludologi Giorgio Gandolfi e Glauco Babini.

L’intreccio di competenze e professionalità diverse ha messo bene in evidenza la vocazione della nostra proposta associativa, basata sull’inclusione e sul coinvolgimento come motore di innovazione. Il giorno conclusivo della nostra esperienza ravennate abbiamo anche avuto l’occasione di esporre il contenuto del poster di presentazione dell’associazione nell’aula magna del Palazzo dei Congressi, cuore pulsante dei lavori della conferenza.

 

Torniamo quindi arricchiti e da protagonisti, coinvolti più che mai nella costruzione della proposta professionale che la Public History può rappresentare nel nostro Paese attraverso l’elezione di un nostro socio, Giorgio Uberti, nel direttivo dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH), l’organizzatrice di queste giornate. Prosegue quindi con più consapevolezza il nostro cammino in quella che riteniamo essere una disciplina e una professione che può contribuire a rispondere ai bisogni di una socialità sfilacciata ed erosa a partire proprio dalle nostre comunità locali ma nell’ottica glocale, tipica della complessità del pensiero storico. Una magia che noi chiamiamo Public History.

I soci di PopHistory