Giovanni Cerro (1984) si è laureato in Storia contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza con una tesi sul pensiero dello psichiatra svizzero Auguste Forel, a lungo direttore della clinica Burghölzli di Zurigo. Nel 2014 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso la Scuola Internazionale di Alti Studi “Scienze della cultura” della Fondazione Collegio San Carlo di Modena, istituzione in cui svolge il ruolo di tutor. La sua tesi di dottorato è stata dedicata alla figura dell’antropologo e psicologo positivista Giuseppe Sergi, fondatore della Società romana di antropologia, teorico della degenerazione e pioniere dell’eugenetica italiana. Nei suoi studi si occupa dei rapporti tra antropologia, politica e società tra Ottocento e Novecento, con particolare attenzione ai processi di elaborazione dell’eugenetica e del razzismo in Italia e in Europa. Ha scritto saggi per riviste italiane e internazionali e per volumi collettanei; ha, inoltre, introdotto e curato l’antologia L’eugenetica italiana e la Grande Guerra (ETS, Pisa 2017), che raccoglie una serie di articoli dei maggiori eugenisti italiani riguardo alle conseguenze biologiche del conflitto sulla sanità fisica e psichica della popolazione civile e militare.