PopCrime: 5 titoli su storie, delitti & misteri da scoprire questa estate

di Chiara Aramini, Elisa Gardini, Gabriele Sorrentino ed Eleonora Moronti
Quando ad indagare è un personaggio storico…
Margaret Doody, Aristotele Detective, Sellerio, 1999.
Aristotele detective, edito da Sellerio nel 1999, è il primo libro della serie a firma di Margaret Doody, dove il lettore può scoprire il famoso filosofo greco nell’inedita veste di un detective della Grecia del IV secolo. In questa prima indagine, un brutale omicidio sconvolge Atene: il trierarca Boutades viene ritrovato morto in casa, ucciso da una freccia cretese. Le indagini, narrate in prima persona da Stefanos, ex allievo di Aristotele e aristocratico ateniese la cui famiglia ha conosciuto giorni migliori, portano il lettore a conoscere i tanti volti diversi della città e della politica dell’Atene ai tempi di Aristotele. Con una prosa leggera che lascia largo spazio ai personaggi, l’autrice ricostruisce magistralmente la società e la mentalità dell’epoca in maniera realistica. Tutti questi elementi fanno di Aristotele detective il giallo giusto per raffreddare le bollenti temperature sotto l’ombrellone.
https://www.sellerio.it/it/catalogo/Aristotele-Detective/Doody/562
…Oppure no…
Danila Comastri Montanari, Ars Moriendi. Indagine a Pompei, Hobby & Work, 2003
I gialli di Danila Comastri Montanari che hanno come protagonista Publio Aurelio sono un ottimo esempio di storie gradevoli, con un’ambientazione curata, utile per ripassare qualche notizia sulla vita di tutti i giorni nell’Impero Romano di Claudio. Rampollo di una famiglia che fa risalire le proprie origini addirittura al Re Anco Marzio, Publio è patrizio e senatore che, però, ha soprattutto la passione delle indagini. Amico dell’imperatore Claudio, uomo di grande cultura, appassionato di filosofia, Aurelio ama viaggiare e le belle donne che corteggia senza farsi molti scrupoli. Nei romanzi indaga con l’aiuto del segretario Castore, suo liberto. Uomo di grande teatralità, piuttosto impertinente, indisponente ma efficientissimo Castore è un ottimo falsario e un ladro che non esita a ricattare il suo padrone a cui lo unisce una fedeltà tutta particolare. Altro membro fondamentale della Aurelio Gang è Pomponia, corpulenta patrizia, sempre informata su tutto ciò che accade a Roma. Al di là dell’intrigo giallo, sempre godibile, i romanzi si apprezzano per l’ottima ambientazione che viene ricostruita con una grande attenzione alla quotidianità e allo spaccato della società del tempo. Ad esempio, in Gallia Est (2001), ambientato in Gallia Narbonese nel 46 d.C. dove è evidente il contrasto tra i possidenti più legati alle tradizioni celtiche che non vogliono la cittadinanza e quelli che, invece, sono romanizzati. Ars moriendi (2003), ci porta a Pompei nel 47 d.C., dove una ex favorita dell’Imperatore Claudio, Fortunata, viene brutalmente assassinata. Qui Aurelio scoprirà una catena di crimini che si innesta in profondità nella società della ricca e caotica città posta sulla riviera più cool del tempo.
https://www.mondadori.it/libri/ars-moriendi-danila-comastri-montanari/
Indagine su un’indagine
Rosita Boschetti, Omicidio Pascoli. Il complotto, Mimesis, 2014
“O cavallina, cavallina storna, / che portavi colui che non ritorna…”
I versi che Giovanni Pascoli dedicò alla morte del padre Ruggero, trucidato da ignoti quando il futuro poeta era undicenne, sono entrati nell’immaginario comune per indicare l’ingiustizia del male, la dura sorte che colpisce un uomo onesto e, di conseguenza, la sua discendenza. Rosita Boschetti, da anni direttrice del Museo Casa Pascoli, ha redatto un’accurata e appassionata indagine sulle orme dell’omicidio nel tentativo di restituire un quadro il più possibile esaustivo dei fatti. Compito non facile: le carte del processo andarono distrutte pochi anni dopo. Il delitto Pascoli venne volutamente accantonato, per tutelare gli interessi di chi era a conoscenza di quanto accaduto, e i famigliari della vittima vennero invitati a lasciare in fretta la tenuta Torlonia, di cui Ruggero era amministratore, e poi a malapena aiutati economicamente. Appena raggiunta l’età adulta Giovanni, assieme ai fratelli, cercò notizie sul delitto e ben presto “ci aveva preso nel mezzo”, arrivando a scoprire la verità, ma dovette mollare la presa per evitare ritorsioni e minacce. Solo in anni recenti sono stati condannati i nomi del mandante e degli esecutori, prima solo voci di popolo. Tra motivazioni politiche (repubblicani avversi al potere monarchico), aspirazioni economiche e giochi di potere si dipana la trappola ordita ai danni di Ruggero. Uno tra i tanti delitti che macchiò la Romagna di fine Ottocento, terra più volte ricordata come violenta e sanguigna. Una lettura scorrevole e supportata da un ricco apparato documentario, che prova a rendere giustizia a una triste vicenda di violenza e omertà.
I segreti del mestiere
Lucy Worsley, La vita segreta di Agatha Christie, Salani, 2024
Che Agatha Christie sia la più celebre giallista di sempre, sapiente creatrice di trame che hanno definito il canone del genere, è cosa nota. Un po’ meno nota, forse, è una singolare vicenda personale che la vide coinvolta il 3 dicembre del 1926, quando d’un tratto scomparve dalla sua casa nel Berkshire (Inghilterra). Il giorno seguente, la sua auto (nonché la valigia di effetti personali che aveva portato con sé la sera prima) venne ritrovata abbandonata in una cava. Il dispiegamento di energie per rintracciare la scrittrice, piuttosto popolare già all’epoca, fu considerevole ed ebbe successo, visto che Agatha riemerse, altrettanto inspiegabilmente di come si era eclissata, undici giorni dopo in un albergo di Harrogate nello Yorkshire. Ma il segreto di cosa fosse realmente accaduto e perché, non venne mai rivelato (o forse no…?), nutrendo negli anni le ipotesi e le ricostruzioni più disparate. Di tutto ciò, ma anche dei molti fatti che accaddero prima e dopo questo cruciale evento, parla Lucy Worsley in un’elegante e dettagliata biografia edita da Salani nel 2024 che omaggia la complessità di una donna dalla vita dinamica e dall’intelligenza acuta, che ha saputo offrire un punto di vista del tutto particolare sui mutamenti della società britannica della prima metà del Novecento, senza mai trascurare una più arguta e ironica interpretazione della natura umana.
https://www.salani.it/libri/la-vita-segreta-di-agatha-christie-9788831022163
Il colore del crimine
Lisa Perrin, La lega delle avvelenatrici. Storie illustrate di donne pericolose, Re-Belle, 2025.
Sarà vero, come scrisse proprio Agatha Christie, che il veleno è l’arma delle donne? Se lo chiede anche Lisa Perrin che ha curato e splendidamente illustrato questo accattivante volume edito da Re-Belle (2025). Con un approccio leggero ma tutt’altro che superficiale, Perrin dipinge col verde brillante dell’arsenico un piccolo compendio di storia globale di donne criminali, colpevoli o presunte tali. Con un approccio che tiene insieme biografie individuali e dimensione collettiva, in questo libro si ripercorrono le vicende di nomi leggendari del delitto: dall’imperatrice cinese Wu Zetian (624-705) alla cortigiana italiana Giulia Tofana (?- 1651); dalla guaritrice schiava bermudiana Sally Bassett (?-1730) alla governante inglese Mary Ann Cotton (1832-1873); dalla regina malgascia Ranavalona I (1778-1861) alla casalinga “sensitiva” polacco-statunitense Tillie Klimek (Stati Uniti, 1876-1936) e molte altre ancora. Il risultato è un’opera che si legge come un cozy murder mistery che però poggia su un solido apparato di fonti, attraverso cui esplorare la relazione che queste donne, ciascuna a suo modo in rotta di collisione con i ruoli di genere tradizionali, ebbero con il lavoro, la dimensione domestica, quella intima e sociale, la classe e le risorse, il potere e il conflitto, in un vero e proprio “banchetto” di storie, provocatorie e intriganti.
https://www.re-bellebox.com/prodotto/la-lega-delle-avvelenatrici/




