Da Donna A Donna

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Centenario capacità giuridica delle donne in Italia
Centro Documentazione Donna e PopHistory
Villa Ombrosa, Modena – 21 settembre 2019

DA DONNA A DONNA 19.19
Frammenti di diritti

La performance teatrale Da donna a donna 19.19 – Frammenti di diritti ha preso forma grazie alla proposta del Centro Documentazione Donna di Modena, che, in vista del centenario della promulgazione della legge n.1176 del 19 luglio 1919, Norma circa la capacità giuridica della donna, nel costruire un programma variegato di iniziative, ha contattato PopHistory per la sua naturale vocazione verso la PH. La committenza iniziale è stata a maglie larghe, con la richiesta di progettare un evento che potesse rivolgersi a un pubblico generale, ma con un linguaggio diverso da una lezione frontale, allegando spunti su donne che si sono battute per le proprie conquiste nel corso del ‘900.

Grazie a questo impulso, che abbiamo accettato volentieri, sono state scelte le seguenti figure femminili: Anna Maria Mozzoni, Lidia Poët, Maria Montessori, Anna Franchi, Adelina Pontecorvo Pertici, Sibilla Aleramo. Tra di esse c’è chi, con le proprie battaglie ha ottenuto successo, e chi, invece, non ce l’ha fatta e ha “idealmente” dovuto attendere. Diritto di voto, iscrizione all’ordine degli avvocati e dei notai, iscrizione all’università, divorzio e abolizione del matrimonio riparatore, queste sono le rivendicazioni per cui hanno lottato, alcune anche per tutta la vita. In questo modo si è costruito un percorso narrativo tra le vite di donne che si sono battute per l’emancipazione femminile in Italia, un racconto di sé stesse e delle proprie vite, di ambizioni e desideri.

I partecipanti hanno seguito il filo rosso che li ha portati dal 1865, anno dell’introduzione dell’autorizzazione maritale nel Codice Civile italiano, al 1919, anno dell’abrogazione di tale legge, raccogliendo i frammenti di diritti lentamente conquistati dalle donne, in un percorso che però non si è ancora concluso. Parole, testi, immagini, oggetti, oltre alla presenza di due attrici, che hanno dato voce reale alle protagoniste, hanno aiutato il pubblico a calarsi meglio nel contesto in cui queste donne hanno vissuto.