Il Diciotto: quarant’anni di storia di Milano in esposizione alla Sagra di Baggio

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PopHistory ha realizzato una mostra dedicata ai quarant’anni del mensile il diciotto.

Nel marzo 1980 Jimmy Carter annunciava il boicottaggio delle olimpiadi di Mosca e nel giro di pochi mesi Pac-Man sarebbe approdato nelle sale giochi. Nel marzo 1980 tra gli scaffali della prima biblioteca rionale di Milano, nel quartiere Baggio, nasceva un mensile che negli anni seguenti avrebbe contribuito a raccontare e a cambiare la storia di una parte di Milano, attraverso la sua partecipazione alla vita sociale: il suo nome era ed è “il diciotto”.

PERCHÉ IL DICIOTTO? – Dal 1968 Milano era stata suddivisa in venti zone di decentramento amministrativo. Questo processo aveva portato alla nascita di altrettanti consigli di zona. Inizialmente composti da delegati dei principali partiti, dal 1980, i rappresentanti delle venti zone venivano eletti in concomitanza con le elezioni amministrative. Il diciotto prende il nome proprio dal numero della zona del decentramento amministrativo in cui si trovava il quartiere di Baggio. Nell’allora zona 18 avremmo trovato anche i quartieri di Muggiano, Olmi, Sella Nuova, Quinto Romano e Quarto Cagnino. Dal 2001 questo territorio è divenuto una porzione della più vasta e popolosa Zona 7, oggi Municipio (con i quartieri di Figino, San Siro e De Angeli), ma costituisce ancora un’area culturale definita, fatta di parchi, corsi d’acqua, ville, cascine, nuove architetture e borghi storici a ovest della città.

PERCHÉ UNA MOSTRA? – Il diciotto, a quasi quarant’anni di distanza non ha mai smesso di raccontare i cambiamenti di questo territorio e di farsi promotore delle campagne che hanno trasformato, una periferia dormitorio, sinonimo di degrado ed emarginazione, in un’area culturale attrattiva per la città e per il contesto metropolitano. Questa mostra vuole essere un primo tassello per sensibilizzare la città sull’immenso patrimonio conservato dal mensile in grado di unire molteplici memorie dei tanti cittadini che hanno partecipato con passione la vita del nostro territorio. Un patrimonio fatto di fonti, ovvero di testimonianze, che vorrebbero essere organizzate e messe a disposizione della città.

CHI, QUANDO E DOVE? – A quarant’anni di distanza il diciotto torna tra gli scaffali della biblioteca in cui è nato con un’esposizione realizzata da PopHistory che sarà inaugurata all’interno della storica cornice della Sagra di Baggio. L’appuntamento è per domenica 15 ottobre 2017, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso la biblioteca rionale di via Pistoia 10. L’esposizione sarà visitabile fino a venerdì 10 novembre. L’Associazione PopHistory, in occasione della 389° Sagra di Baggio, grazie al contributo del Municipio 7 esporrà per la prima volta alla città di Milano il patrimonio storico depositato nel corso dei decenni nell’archivio di questo mensile.

Questa esposizione, sarà realizzata materialmente da Giorgio Uberti e dall’esperto di storia dell’arte Marco Peruffo e rappresenta il primo tentativo di raccontare e valorizzare, attraverso articoli, fotografie e pubblicazioni l’inestimabile patrimonio documentale che si nasconde dietro le sue pagine. L’esposizione è realizzata grazie al contributo del Municipio 7 e in collaborazione con il Servizio di Storia Locale del Sistema Bibliotecario del Comune di Milano, con l’associazione degli amici della Cascina Linterno, che dal 1994 promuovono attraverso numerose iniziative il patrimonio di una storica cascina del territorio, e naturalmente con la Cooperativa il diciotto che redige l’omonimo mensile.

Quarant’anni di storia della periferia ovest di Milano.

L’inaugurazione della mostra è avvenuta in una soleggiata domenica, nel pomeriggio, tra gli scaffali della sala destinata allo studio della biblioteca rionale di Baggio. Sotto la preziosa scultura dell’organo a canne di Carlo Ramus, circa cinquanta persone hanno partecipato con attenzione alla conferenza di presentazione. Dall’esterno filtrava un vociare indistinto, e le note di musiche lontane, suoni tipici della tradizionale Sagra. Per il diciotto si è trattato, per così dire, di un ritorno alle origini, poiché la biblioteca ha ospitato la sede della Cooperativa e la redazione del mensile nei primi anni della sua vita.

Al tavolo principale, oltre ai curatori della mostra, Giorgio Uberti e Marco Peruffo, si sono succeduti gli interventi di Marco Bestetti, Presidente del Municipio 7 di Milano, di Pietro Esposito, responsabile del servizio Storia Locale delle Biblioteche del Comune di Milano, di Gianni Bianchi, presidente dell’Associazione degli Amici della Cascina Linterno e naturalmente di Roberto Rognoni, direttore del mensile da oltre trent’anni.

Gli interventi sono stati accompagnati dalla proiezione di articoli e fotografie conservati nell’archivio del nostro mensile. Questi documenti costituiscono un patrimonio culturale di grande interesse per la storia del nostro territorio. Al termine della presentazione, è stato proiettato uno spezzone inedito del film documentario “Baggiorleo di piselli colorati”, realizzato proprio dalla nostra Cooperativa nel 1981.

Tra gli sguardi che abbiamo incrociato in sala vorremmo qui ricordare quelli degli animatori di Radio Meneghina, di Tullio Barbato, decano dell’Ordine dei Giornalisti di Milano, di Alice Arienta del Consiglio Comunale e di numerosi collaboratori che con grande passione, in vari periodi, e per molti anni hanno permesso a questo mensile di essere sempre ricco di contenuti aggiornati. I partecipanti hanno inoltre potuto trovare alcune copie, recuperate dai nostri archivi, del volume sulla storia del Parco delle Cave realizzato nel 1995.

La mostra, composta da tredici pannelli stampati dalla tipografia Landoni, è stata realizzata dall’Associazione modenese PopHistory ed è stata allestita al primo piano della biblioteca, nello spazio dedicato alle esposizioni temporanee, raggiungibile da una scala a chiocciola. Nella sola giornata di domenica circa duecento persone hanno visitato la mostra. Sarà possibile visitare il percorso espositivo nella sua attuale sede fino a venerdì 10 novembre.